Piattaforme Elevatrici per Interni

Le piattaforme elevatrici per interni possono essere utilizzate da disabili e da anziani che vivono in case a più piani prive di ascensori.

Le piattaforme sono definite, comunemente, anche miniscensori in quanto svolgono la medesima funzione degli ascensori.Si tratta cioè di impianti che permettono il superamento dei dislivelli verticali all’interno di ville, case indipendenti e non solo. Le piattaforme elevatrici per interni hanno caratteristiche leggermente diverse rispetto agli ascensori. Per scoprirle e stabilirne vantaggi e svantaggi basta continuare la lettura della guida qui sotto.

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Piattaforme elevatrici: installazione

Le piattaforme elevatrici o ascensori per interni si installano laddove le barriere architettoniche esistenti non possono essere superate con l’adozione di rampe o servoscala. Solitamente, si scelgono quando il dislivello  supera i 2/3 metri (scale che servono a collegare più piani).

Le piattaforme presentano una serie di vantaggi rispetto agli impianti elevatori tradizionali. Ovviamente, la scelta varia a seconda delle proprie esigenze di sicurezza (piattaforme dotate di ringhiere) oppure della stabilità desiderata durante l’utilizzo.

I primi vantaggi sono il prezzo inferiore di installazione, gestione e manutenzione e la minore esigenza di spazio.

piattaforme-per-merciIl montaggio di una piattaforma non crea un grosso ingombro e non necessita del potenziamento dell’impianto elettrico casalingo.

I consumi normali sono cioè supportabili dal normale contatore domestico. La potenza massima assorbita è di circa 1,5 KW monofase. È come se si avesse un grande elettrodomestico in più in casa che non necessita di un fabbisogno energetico esagerato e che, di conseguenza, non va ad incidere eccessivamente sulle bollette.

Questo non significa che l’elevatore è meno funzionale rispetto ad un ascensore tradizionale. Basti solo pensare che ci sono piattaforme in grado di sollevare fino a 450 chilogrammi di peso.

Le piattaforme di ultima generazione si installano tramite una fossa poco profonda che serve per ospitare il macchinario.

In alcuni casi, non c’è neppure bisogno della fossa e gli interventi murari sono davvero minimi. Alcuni modelli infatti non prevedono la presenza del locale macchina, perché la centralina ed il motore sono collocati in un piccolo vano accanto all’impianto.

Normativa piattaforme elevatrici

Le piattaforme rientrano nelle disposizione della Direttiva Macchine della Comunità Europea numero 42 del 2006.

È necessaria cioè una licenzia di impianto concessa dal comune tramite un numero di matricola. Non solo, devono essere sottoposte a manutenzione costante, a ispezioni periodiche e a verifica obbligatoria ogni due anni. Tutte le ispezioni devono avvenire tramite organismo certificato.

La legge, inoltre, impone l’installazione di un rilevatore di sovraccarico e di un apparecchio bi-direzionale collegato ad una centrale operativa per la segnalazione di emergenza.

Manutenzione piattaforme elevatrici

L’installazione e la manutenzione delle piattaforme elevatrici è soggetta ad una serie di norme, tra cui il DPR 162 del 1999 e il DPR numero 459 del 1997.

La manutenzione deve essere affidata ad una ditta abilitata ai sensi della legge numero 46 del 1990.

Prima della messa in esercizio della piattaforma bisogna fare una comunicazione al comune competente, vale a dire al municipio nel cui territorio sorge la costruzione dotata di piattaforma. Non solo, il responsabile della piattaforma deve essere in possesso della dichiarazione di conformità ed avere incaricato delle verifiche periodiche uno dei seguenti organismi: l’ASL, la direzione provinciale del Ministero del Lavoro oppure uno degli organismi certificati.

La legge prevede due manutenzioni annuali durante le quali si controllano i diversi dispositivi meccanici, idraulici ed elettrici, si effettua la pulizia e la lubrificazione dei componenti e si verifica la perfetta integrità dei dispositivi di sicurezza.

Sono tutte operazioni indispensabili per garantire il corretto funzionamento della piattaforma nel tempo ed evitare incidenti e disguidi. Uno dei controlli inclusi nella manutenzione obbligatoria riguarda, per esempio, l’impianto elettrico e l’efficienza della messa a terra, fondamentali in caso di blackout momentaneo.

Tutti i risultati degli interventi di manutenzione ordinaria previsti dalla legge vengono annotati dai manutentori sul libretto dell’impianto.

Piattaforme elevatrici per interni per disabili

In presenza di disabili le piattaforme elevatrici sono davvero una ottima soluzione, in quanto possono essere installate in modo da favorire l’utilizzo in sedia a rotelle.

In questi casi, la porta viene progettata sul lato corto della piattaforma per agevolare l’accesso della carrozzina ed evitare manovre all’interno dell’impianto. Le piattaforme funzionano, infatti, a pressione continua. Per consentire cioè il movimento bisogna tenere pigiato sempre il bottone. Su richiesta degli utilizzatori, si può anche dotare la piattaforma di un telecomando per trasmettere il comando di discesa e salita. Lo stesso discorso vale per le porte che, in genere, sono a battente. Come per il pulsante di discesa/salita, anche nel caso delle porte è cioè possibile una automatizzazione tramite telecomando. Infine, le tastiere sono a sviluppo orizzontale e sono collocate ad almeno 60 centimetri di altezza in modo da risultare facilmente raggiungibili da chi si trova sulla sedia a rotelle.

Non solo, le tastiere sono tutte dotate della scrittura Braille per i ciechi, come previsto dal Decreto Ministeriale 236 del 1989.

Piattaforme elevatrici per interni prezzi

I costi delle piattaforme elevatrici per interni sono più contenuti rispetto a quelli degli ascensori, salvo ovviamente la scelta di modelli personalizzati. In media, le tariffe sono inferiori di circa il 30/35% e permettono un risparmio che non è affatto trascurabile.

piattaforma-elevatrice-interna-lussoIn genere, il prezzo di acquisto include anche il trasporto in sede e il montaggio e, in alcuni casi, anche i primi 12 mesi di manutenzione. Questo significa che per qualsiasi problema di funzionamento è possibile chiamare i tecnici della ditta senza spese aggiuntive.

Trascorsi i primi 12 mesi è possibile stipulare un contratto di manutenzione che preveda sia gli interventi ordinari con la cadenza prevista dalla legge che gli interventi straordinari, in caso di guasti o danni.

Quando si pianifica, dunque, l’acquisto e il montaggio di una piattaforma bisogna mettere in bilancio anche le tariffe necessarie per la manutenzione.

Come risolvere la questione e stabilire l’ammontare del proprio investimento? Bisogna richiedere un preventivo per le piattaforme elevatrici che includa tutte le varie voci di costo, compressa quella relativa agli interventi di manutenzione.

Per ottenere il proprio preventivo non vincolante basta inserire i dati richiesti nel form Contatti del sito.